$VALE

Vale S.A.

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  • Iron Ore Mining

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11.99 - 12.15

52 WEEK

11.49 - 15.39

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@Max_ #decarolis
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apparte tiscali che ora non vale piu nulla le altre sono sparite

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@Steve1971 #decarolis
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ormai vale tuttoπŸ€£πŸ˜‚

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@sandro.manca #decarolis
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Nvidia fa nuovi record... ora vale quanto il PIL italiano

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@Steve1971 #decarolis
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ormai Γ¨ un vale tutto e di piΓΉ

53 Replies 10 πŸ‘ 12 πŸ”₯

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@Renato_Decarolis #decarolis
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Ne vale la pena, sono delle soluzioni molto interessanti ;)

112 Replies 8 πŸ‘ 10 πŸ”₯

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@Renato_Decarolis #decarolis
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OVS (OVS.MI) L'obiettivo di medio termine Γ¨ di raddoppiare il fatturato, che oggi vale oltre 1 miliardo e mezzo, e aumentare la redditivitΓ , dice l'AD Stefano Beraldo all'Economia del Corriere.

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@sandro.manca #decarolis
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CMQ a me pare una risposta strana. Cioè, se è una normativa che vale per tutti perchè su altre banche ad esempio lo trovi?

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@Renato_Decarolis #decarolis
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Ciao @fulmine73 , non c'Γ¨ una regola che vale per tutte le situazioni. Sono tanti gli aspetti che influenzano le mie decisioni. Ovviamente, l'elemento preponderante Γ¨ il grafico Heikin-Ashi, fino a quando resta impostato in modo favorevole al mio trend, non ho molte difficoltΓ  a gestire la posizione. Poi possono subentrare diversi elementi, come una trimestrale per i titoli azionari o dati macro per gli indici, valute e materie prime. Cerco di non farmi influenzare dal momento negativo di una sola seduta, la forza delle Heikin-Ashi Γ¨ proprio quella.

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@Renato_Decarolis #decarolis
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Candela verde HA su candela verde giapponese, in una seduta chiusa con almeno mezzo punto % di guadagno > @Mauro62 said: Vale la "legge" del mezzo punto percentuale prima di valutare un'entrata?

83 Replies 7 πŸ‘ 7 πŸ”₯

MA
@Mauro62 #decarolis
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Vale la "legge" del mezzo punto percentuale prima di valutare un'entrata?

127 Replies 14 πŸ‘ 7 πŸ”₯

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@dros #droscrew
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$SHOP Jul 130 C $HOOD Feb 12 C $AMZN Mar 195 C $JOBY Feb23 6.5 C $META Jul 530 C $TELL Jan 3 C $SNOW Feb23 265 C $BL Mar 65 C $RKT Feb 12 C $VALE Jun 14 C $AAL Mar 15 C $MARA mar08 35 C $PLUG Mar01 5 C $LITE Jun 60 C $PSEC Mar 5 P

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@dros #droscrew
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$SHOP Jul 130 C $HOOD Feb 12 C $AMZN Mar 195 C $JOBY Feb23 6.5 C $META Jul 530 C $TELL Jan 3 C $SNOW Feb23 265 C $BL Mar 65 C $RKT Feb 12 C $VALE Jun 14 C $AAL Mar 15 C $MARA mar08 35 C $PLUG Mar01 5 C $LITE Jun 60 C $PSEC Mar 5 P

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@Steve1971 #decarolis
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buongiorno a tutti, la strategia ha vale per tutti i time frame? cioè, se mi trovo su un time frame inferiore al daily, 5 minuti o 15 minuti il segnale di inversione del trend come lo individuate? Grazie

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@Steve1971 #decarolis
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buongiorno a tutti, la strategia ha vale per tutti i time frame? cioè, se mi trovo su un time frame inferiore al daily, 5 minuti o 15 minuti il segnale di inversione del trend come lo individuate? Grazie

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@dros #droscrew
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$CCJ Feb 55 C $ORCL Jan12 106 C $TSM Jan12 103 C $MRO Mar 26 C $CCJ Jan 53 C $WW Feb02 6.5 C $CSCO Feb23 54 C $SNAP Jan 17 C $BHC Jan 8.5/9 C $CVNA Jan 60 C $VALE Mar 13 P $AGNC Mar 9 P $COIN Jan26 100 P $CCJ Jan 47 P

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@dros #droscrew
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$CCJ Feb 55 C $ORCL Jan12 106 C $TSM Jan12 103 C $MRO Mar 26 C $CCJ Jan 53 C $WW Feb02 6.5 C $CSCO Feb23 54 C $SNAP Jan 17 C $BHC Jan 8.5/9 C $CVNA Jan 60 C $VALE Mar 13 P $AGNC Mar 9 P $COIN Jan26 100 P $CCJ Jan 47 P

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@Renato_Decarolis #decarolis
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Unicredit (UCG.MI). Per Morgan Stanley vale 36 euro, il precedente target era 39 euro.

98 Replies 14 πŸ‘ 8 πŸ”₯

ST
@Stefano75 #decarolis
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ma tu sei un professionista, non vale.. ; )))

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@dros #droscrew
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$AFRM Dec01 28 C $SHOP Dec01 73 C $UBER Dec01 60 C $T Dec29 16.5 C $ROKU Dec01 100 C $PDD Jan 120 C $FTCH Jun 2 C $AZN Dec22 61 P $MTCH Dec22 28 P $VALE Feb 16 P $C Dec 44 P $PLTR Jan05 17 P

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@dros #droscrew
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$AFRM Dec01 28 C $SHOP Dec01 73 C $UBER Dec01 60 C $T Dec29 16.5 C $ROKU Dec01 100 C $PDD Jan 120 C $FTCH Jun 2 C $AZN Dec22 61 P $MTCH Dec22 28 P $VALE Feb 16 P $C Dec 44 P $PLTR Jan05 17 P

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 24 nov - Le Borse europee migliorano al giro di boa di meta' seduta. Il Ftse-Mib e' in rialzo dello 0,25% mentre ritrovano il segno positivo il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,13%). In rialzo anche Madrid (+0,3%) e Amsterdam (+0,2%) quando Londra viaggia poco sotto la parita' (-0,17%). I listini continentali monitorano ogni possibile indicazione sulle prossime mosse delle banche centrali, dopo che la Bce ieri ha smorzato l'entusiasmo di chi guardava gia' alla fine della stretta e a un taglio dei tassi. Oggi la numero uno dell'Eurotower, Christine Lagarde, mantiene un tono cauto ribadendo che la battaglia contro l'inflazione non e' finita, ma assicura anche che 'la vinceremo'. Intanto, si conferma la contrazione della crescita in Germania che vede il Pil in calo dello 0,1% nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedete. Nel paese migliora pero' il clima di fiducia sull'economia: a novembre l'indice Ifo e' salito a 87,3 punti rispetto agli 86,9 del mese precedente. A Piazza Affari sale ancora Mps (+2,63%), che e' la migliore del listino a meta' mattina, seguita da Intesa Sanpaolo (+1,41%) e A2a (+1,04%). Continua, fuori dal paniere principale, il rally di Mfe (+1,9% i titoli di classe A e +2% i titoli B) che ha incassato il giudizio positivo degli analisti, con un miglioramento dei target, in scia ai dati 'confortanti' sulla raccolta pubblicitaria. Resta in fondo al Ftse-Mib Moncler (-1,38%), insieme a Inwit (-1,3%) e Disasorin (-0,5%). Nel comparto bancario, sono in ribasso Unicredit (-0,54%) e Mediobanca (-0,32%). Sul valutario l'euro si difende sopra la quota di 1,09 dollari dopo che i vertici della Bce hanno sottolineato, alla vigilia, la necessita' di lasciare la porta aperta a nuovi rialzi dei tassi se i dati lo renderanno necessario: il cambio e' in lieve rialzo a 1,0914 (1,0906 in avvio e 1,0900 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 163,224 yen (163,02 in apertura da 163,17 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 149,55 (149,52 da 149,13). In cauto rialzo il prezzo del petrolio, reduce da due sedute di cali dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre, che potrebbe segnalare che il cartello dei produttori non intende accentuare i tagli all'output nel 2024. Il future gennaio sul Wti segna +0,47% a 76,76 dollari al barile, mentre l'analoga consegna sul Brent sale dello 0,34% a 81,72 dollari. In discesa a 46,48 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 24 nov - Avvio di seduta ingessato per le Borse europee, che attendono la riapertura di Wall Street dopo la festivita' del giorno del Ringraziamento. I listini continentali restano vicini alla parita' e mantengono sotto stretta osservazione ogni possibile indicazione sulle prossime mosse delle banche centrali. Restano sotto pressione i titoli di Stato dopo la decisione della Germania di sospendere per il quarto anno consecutivo i limiti sul debito pubblico. A Piazza Affari il Ftse Mib e' invariato, mentre nel resto d'Europa Parigi cede lo 0,09%, Francoforte lo 0,06% e Amsterdam lo 0,01%. Tra i principali titoli milanesi, gli acquisti sostengono Saipem (+0,66%), Ferrari (+0,39%) e Leonardo (+0,38%), mentre sono in calo Inwit (-0,46%), Mediobanca (-0,69%) e Moncler (-1,04%). Al di fuori del paniere principale, sale ancora Mfe (+1,74% i titoli A e +3,91% i B) dopo i conti trimestrali e le indicazioni sull'andamento della pubblicita' nel quarto trimestre. Sul valutario, l'euro difende quota 1,09 dollari dopo che i vertici della Bce hanno sottolineato la necessita' di lasciare la porta aperta a nuovi rialzi dei tassi se i dati lo renderanno necessario: il cambio e' a 1,0906 dollari (1,0900 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 163,02 yen (163,17 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 149,52 (149,13). Poco mosso il prezzo del petrolio, reduce da due sedute di cali dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre, che potrebbe segnalare che il cartello dei produttori non intende accentuare i tagli all'output nel 2024. Il future gennaio sul Wti segna +0,18% a 76,54 dollari al barile, mentre l'analoga consegna sul Brent sale dello 0,07% a 81,48 dollari. In discesa dell'1,7% a 46 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 nov - Le Borse europee chiudono in cauto rialzo una seduta orfana di Wall Street che ha festeggiato il giorno del Ringraziamento, mentre e' rimasta chiusa per festivita' anche Tokyo. Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,28%, con limitati guadagni anche sulle altre piazze, in una giornata di scambi modesti sui listini, dopo i dati macroecomici dell'eurozona e i verbali della Bce. Questi ultimi hanno confermato le recenti dichiarazioni della presidente Christine Lagarde, smorzando gli entusiasmi sulla fine della stretta monetaria. Secondo le minute della riunione di ottobre, i banchieri dell'Eurotower sono favorevoli a 'mantenere la porta aperta a ulteriori rialzi dei tassi, se necessario'. Anche se questo 'non rientra nell'attuale scenario di base'. Il perno delle banche centrali e' dunque destinato a guidare ancora il sentiment del mercato, che continua ad attendere la fine della stretta. Sul fronte macro, in Europa gli indici dei direttori degli acquisti evidenziano un'attenuazione della recessione europea a novembre: il Pmi dei servizi dell'area euro e' salito a 48,2 punti da 47,8 punti mentre il Pmi manifatturiero a 43,8 punti dai 43,1. In Germania i numeri mostrano ancora una contrazione dell'economia (con gli indici al di sotto di quota 50) seppure a ritmo piu' lento. Guardando ai titoli del Ftse Mib, brillano Mps (+1,56%), Snam (+1,47%) ed Italgas(+1,45%), quando Eni trova il rimbalzo (+1,44%). In luce anche il resto del comparto bancario, mentre, guadagnano terreno anche Iveco (+1,2%) e Stellantis (+0,58%) e Leonardo (+0,83%). Scivolano in fondo al listino, Prysmian (-1,53%) e Banca Generali (-1%). Sul valutario, l'euro resta stabile a 1,09 dollari (1,091 dollari in avvio da 1,086 al closing precedente) e vale 163,17 yen (162,77 in avvio da 161,68). Frena ancora il prezzo del petrolio, dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre, ma il calo e' piu' contenuto rispetto alla vigilia. Il future gennaio sul Wti e' in flessione dell'1,56% a circa 76 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent a 80 dollari (-1,44%)."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 nov - Non scaldano i listini i dati macro diffusi in mattinata che vedono l'attenuarsi della recessione nell'Eurozona a novembre: l'indice Pmi dei servizi e' salito a 48,2 punti da 47,8 punti mentre il Pmi manifatturiero a 43,8 punti dai 43,1. Anche in Germania i numeri mostrano ancora una contrazione dell'economia (con gli indici al di sotto di quota 50) seppure a ritmo piu' lento. Intanto, la banca centrale svedese ha mantenuto il tasso di riferimento al 4%, dopo oltre un anno di rialzi e nonostante l'inflazione sia ancora elevata, mentre la banca turca ha portato i tassi dal 35% al 40%, contro le aspettative di un rialzo piu' contenuto al 37,5%. Cosi' le Borse europee si muovono in ordine sparso, con il Ftse Mib di Milano in calo dello -0,18% e il Ftse 100 di Londra dello 0,23%; positive Parigi (+0,21%) e Francoforte (+0,14%); sulla parita' Madrid e Amsterdam. A Piazza Affari rimbalzano i titoli petroliferi dopo la performance negativa della vigilia sul tonfo del prezzo del greggio. In cima al listino Eni (+1,2%), Snam (+0,78%) e Tenaris (+0,49%). Acquisti anche su Leonardo (+0,73%) dopo la conferma del condirettore generale Lorenzo Mariani della ricerca di alleanze nel settore degli armamenti terrestri. Bene anche Iveco (+0,87%), Stellantis (+0,3%) dopo il riacquisto di 50 milioni di azioni dalla cinese Dongfeng per 934 milioni di euro, e Moncler (+0,54%) dopo l'accordo di licenza esclusiva con EssilorLuxottica. Dopo un avvio debole, passa in positivo Banca Mps a +0,38%, mossa dalle speculazioni sull'epilogo della privatizzazione dell'istituto senese dopo la cessione del 25% del capitale del Mef. In coda Prysmian (-2,08%) e Diasorin (-1,26%). Fuori dal listino principale balzano le azioni Mfe (+8,04% quelle di classe A, +5,85% le B) dopo i conti dei nove mesi che vedono profittabilita' superiore alle previsioni e un miglioramento delle prospettive sulla raccolta pubblicitaria. Sul valutario, l'euro recupera a 1,091 dollari (da 1,086 al closing precedente) e vale 162,88 yen (da 161,68). Ancora in calo il prezzo del petrolio, dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre (inizialmente prevista per domenica 26). Il future gennaio sul Wti e' in flessione dell'1% a 76,26 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent a 81,06 dollari (-1,1%). In rialzo il gas naturale ad Amsterdam a 45,48 euro al megawattora (+1,9%)."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 nov - Aprono all'insegna della cautela le Borse europee, di riflesso alla prudenza delle banche centrali europea e americana che in settimana hanno dato segnali meno rassicuranti del previsto su un prossimo allentamento della stretta. Chiudono in rialzo le Borse cinesi, spinte da ulteriori misure di stimolo per il settore immobiliare, con l'indice composito di Shanghai in progresso dello 0,6%, mentre l'indice di Shenzhen e' salito dello 0,8%. Mentre Tokyo e Wall Street restano chiuse per festivita', il Vecchio Continente guarda ai dati macro in arrivo, tra cui gli indici Pmi manifatturiero e servizi (domani in arrivo quelli giapponesi e statunitensi). In giornata si pronunceranno anche le banche centrali svedese e turca, che ci si attende optino per un rialzo dei tassi rispettivamente di 25 pb e 250pb, e quella sudafricana, che dovrebbe invece lasciarli invariati. Cosi' e' in tiepido rialzo il Ftse Mib di Milano a +0,2%, come Londra (+0,14%); piu' indietro Parigi (+0,08%), Francoforte (+0,06%), Amsterdam (-0,06%) e Madrid (-0,1%). Tra i titoli a Piazza Affari, scatta in cima al listino Leonardo (+1,5%%), quando sono in luce i titoli dei petroliferi Saipem (+1,05%) e Tenaris (+0,95%). In progresso Stellantis (+0,7%) dopo l'intesa con la cinese Dongfeng Motor per riacquistare 50 milioni di azioni ordinarie (1,58% del capitale Stellantis prima della cancellazione delle azioni riacquistate), per un importo complessivo di circa 934 milioni di euro. Positiva anche Moncler (+0,46%) all'indomani dell'accordo di licenza esclusiva con EssilorLuxottica sulla produzione e distribuzione degli occhiali. Resta osservata speciale Banca Mps (+0,43%), dopo la brillante performance della vigilia e l'alta volatilita' del titolo a seguito della cessione da parte del Mef del 25% del capitale. In coda Diasorin (-1%) e St (-0,4%). Fuori dal listino principale, brillano i titoli di Mfe con le azioni di tipo A a +3% e quelle di tipo B a +3,7% dopo la diffusione dei conti dei primi nove mesi dell'anno, in attesa della call con gli analisti. Sul valutario, l'euro recupera a 1,091 dollari (da 1,086 al closing precedente) e vale 162,77 yen (da 161,68). Frena ancora il prezzo del petrolio, dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre (inizialmente prevista per domenica 26 novembre). Il future gennaio sul Wti e' in flessione dell'1% a 76,27 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent a 81 dollari (-1,17%). In rialzo il gas naturale ad Amsterdam a 45,58 euro al megawattora (+2%)."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 20 nov - Borse europee in ordine sparso a meta' giornata, mentre gli investitori valutano una nuova ondata di conti trimestrali e scommettono sulla fine del ciclo restrittivo di politica monetaria. Il mercato, in base ai future sui Fed Funds, da' per probabile al 27% un taglio dei tassi Fed gia' a marzo, opzione che diventa maggioritaria in maggio, quando e' indicata al 47% contro il 39,6% di chance che restino ai livelli attuali. Tornando alle Borse continentali, sotto i riflettori in particolare Piazza Affari dopo il giudizio di Moody's, che ha migliorato l'outlook sul rating sovrano italiano: il Ftse Mib cede lo 0,11% ma sarebbe in rialzo di oltre lo 0,7% al netto dell'impatto dello stacco cedole di otto big, che pesa per lo 0,84%. Tra gli altri indici, Parigi sale dello 0,16% e Amsterdam dello 0,08%, mentre Francoforte (-0,25%) risente del tonfo di Bayer (-19%) dopo lo stop a sorpresa di uno studio su un nuovo farmaco anti coagulante e la condanna a pagare un risarcimento per 1,5 miliardi di dollari deciso da una corte Usa. Sotto la parita' anche Londra (-0,18%). Sul Ftse Mib milanese il giudizio di Moody's premia le banche: Bper sale dell'1,81%, Intesa Sanpaolo dell'1,65% (al netto del dividendo) e Mps dell'1,48%, quest'ultima sostenuta anche dal miglioramento del target price da parte di BofA. Il rincaro del greggio spinge i titoli oil: Saipem guadagna il 2,47%) ed Eni l'1,65%. Bene anche Cnh Industrial (+1,88%), mentre perde l'1,26% Generali a valle della presentazione dei risultati dei nove mesi. Sul valutario, il dollaro scivola ai minimi da agosto contro un paniere di altre valute. Un euro vale 1,0926 dollari da 1,0879 venerdi' in chiusura. La moneta unica e' indicata anche a 162,11 yen (da 162,94), mentre la divisa nipponica si rafforza anche nei confronti del biglietto verde a 148,37 per un dollaro da 149,77. In rialzo come detto il prezzo del petrolio: il Wti per gennaio passa di mano a 77,30 dollari al barile (+1,66%), mentre l'analoga consegna sul Brent sale dell'1,56% a 81,87 dollari. In progresso del 2,5% a 46,2 euro al megawattora il gas naturale ad Amsterdam."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 17 nov - Le Borse europee allungano il passo al giro di boa di meta' seduta. A Piazza Affari il Ftse Mib aumenta i guadagni (+0,8%), lasciando presagire un'ottava positiva. I titoli viaggiano tutti in terreno positivo ad eccezione di Generali e Interpum. In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+0,87%), il Dax di Francoforte (+0,8%), l'Ibex di Madrid (0,74%), l'Aex di Amsterdam (+0,5%) e il Ftse-100 di Londra (+0,83%). In Italia gli occhi sono puntati sul rating di Moody's che arrivera' in serata a mercati chiusi, ed e' il giudizio piu' temuto di fronte al quale il Paese si presenta con outlook negativa e una valutazione (Baa3) solo un gradino sopra il cosiddetto livello spazzatura. A livello globale, resta alta l'attenzione degli investitori, sui dati dell'economia e sulle mosse delle banche centrali, con le speranze di un taglio dei tassi dei interesse, alimentate dal calo dell'inflazione americana di ottobre e anche da una serie di dati economici deboli negli Usa. Anche il tasso d'inflazione dell'Eurozona scende in modo marcato ad ottobre, al 2,9% rispetto al 4,3% di settembre. Lo ha indicato Eurostat, confermando la stima flash. Nell'intera Ue l'inflazione e' scesa al 3,6% dal 4,9%. Neanche oggi la presidente della Bce ha dato indicazioni di politica monetaria nel suo intervento allo European Banking Congress a Francoforte. A Piazza Affari, continuano le vendite su Generali (-2,04%) dopo la diffusione dei conti dei 9 mesi che vedono un utile raddoppiato e la conferma dei target di piano al 2024. Per la compagnia del Leone pero' qualche analista ha segnalato risultati 'lievemente sotto le attese' per l'utile operativo ponendo l'accento sull'impatto da catastrofi naturali. In ribasso anche Interpump (-0,67%) dopo il collocamento di 1,8 milioni di azioni. Rimbalza Diasorin (+3,36%) all'indomani di una seduta in calo, e salgono anche Amplifon (+2,44%) e Pirelli (+2,3%). Gli investitori premiano anche le banche, con acquisti soprattutto su Mps (+1,83%) seguita da Banco Bpm (+1,07%). Sale Leonardo (1,67%) dopo la cessione del pacchetto pari al 7% circa della controllata americana Drs, con il mercato che ragiona sulle mosse del gruppo per il riutilizzo delle risorse incassate con il collocamento. Sul mercato valutario, l'euro allunga ancora a 1,086 dollari (1,085 al closing di ieri), quando vale 162,43 yen (163,47 ieri in chiusura) e il cross dollaro/yen scende a 149,49 (150,49). Ancora in calo il gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre perdono quasi un punto percentuale a 45,4 euro al megawattora."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - Si interrompe la serie positiva delle Borse europee, spinte al rialzo nelle ultime sedute dalle convinzioni crescenti di una pausa alla stretta monetaria, ipotesi avvalorata dal rallentamento dell'inflazione americana superiore alle aspettative. A pesare sui listini continentali e' il crollo dei prezzi del petrolio dovuto all'aumento delle scorte statunitensi e delle rinnovate preoccupazioni sulla domanda cinese: i future sul Wti dicembre perdono il 4,2% a 73,4 dollari al barile, quelli del Brent gennaio il 3,9% a 78 dollari. Cosi' il Ftse Mib di Milano interrompe il rally che lo aveva portato ai massimi da luglio e chiude in calo dello 0,71% a 29.258 punti. In compenso, in attesa del verdetto di domani di Moody's sul rating italiano, lo spread cala ancora e chiude a 175 punti base. Sul fronte macro, dagli Usa arrivano nuovi segnali incoraggianti sul rallentamento dell'inflazione: in particolare, le nuove richieste dei sussidi di disoccupazione settimanali sono saliti di 13.000 unita' a 231.000, oltre le attese a 220.000, portando il numero complessivo dei lavoratori che ricevono i sussidi aumentato a 1.865.000 unita', ai massimi degli ultimi tre mesi. Questo mentre la presidente della Bce Christine Lagarde e il suo vice Luis de Guindos, oggi a Francoforte all'European Systemic Risk, non hanno fornito indicazioni relative alla politica monetaria. Tra i migliori settori a livello continentale spiccano le utility (con il sottoindice Stoxx 600 di settore che segna +1,1%); tra i peggiori, l'energia (-2,6%), la vendita al dettaglio (-1,8%) e i viaggi (-1,7%). Cosi' anche a Piazza Affari tra i titoli guidano le utility, in particolare A2a (+2,55%), Hera (+1,36%) e Erg (+1,35%) che ancora beneficiano delle rispettive trimestrali, mentre scontano la brusca frenata del greggio i petroliferi Saipem (-4,36%), Tenaris (-4%) e Eni (-2,17%). In luce Leonardo (+0,17%), con gli analisti che plaudono all'offerta negli Stati Uniti per la vendita del 6,3% di Leonardo Drs. Chiude invariata Nexi, che rallenta sul finale dopo una giornata in progresso, sulla scorta dell'annuncio di una partnership strategica con Compass, societa' di credito al consumo del gruppo Mediobanca, in ambito Buy Now Pay Later (Bnpl). Sul valutario, l'euro si rafforza e torna sopra 1,08 dollari, passando di mano a 1,085 (da 1,0724 alla chiusura precedente). La moneta unica vale anche 163,47 yen (da 162,67) e il cross dollaro/yen e' a 150,49 (da 150,63). Poco mossi i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre calano dello 2,63% a 45,8 euro al megawattora."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - L'attesa per i dati macro americani (in particolare richieste di sussidi al lavoro e prezzi all'importazione) tiene ingessate le Borse europee, poco mosse fin dalle prime battute. Gli investitori, che aspettavano anche le parole della presidente della Bce, per ora sono rimasti a bocca asciutta, perche' Christine Lagarde, parlando da Francoforte, non ha dato indicazioni sulla politica monetaria (ha pero' detto che il sistema finanziario e' riuscito a evitare gravi rischi sistemici). Intanto, negli Stati Uniti sembrano da escludere ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve, anche se l'istituto centrale, secondo alcuni osservatori, non avrebbe fretta di procedere con dei tagli. Cosi', in attesa di una Wall Street che va verso un avvio contrastato, Milano consolida i massimi da luglio e sale dello 0,2%, mentre Francoforte e Madrid salgono dello 0,5%. Restano piu' indietro Parigi (-0,41%) e Londra (-0,47%). Scarso l'effetto sugli indici dell'incontro tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping, che si e' concluso senza risultati eclatanti e qualche tensione dopo che l'inquilino della Casa Bianca ha definito Xi 'un dittatore'. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari scattano le utility: A2a +3,16% ed Erg +2,39%, entrambe ancora in scia alle trimestrali ben accolte dal mercato. Sale Nexi (+1,3%), che ha siglato con Compass, la societa' di credito al consumo di Mediobanca, una partnership strategica in ambito Buy Now Pay Later (Bnpl). In luce Leonardo (+2,4%), con gli analisti che plaudono all'offerta secondaria negli Stati Uniti per la vendita del 6,3% di Leonardo Drs. Invece, poco mossa Iveco (-0,05%, dopo il +2,7% della vigilia) dopo l'annuncio del pagamento di un dividendo nel 2024 e del rinnovo di tutta la gamma di prodotti con un investimento da 1 miliardo di euro, il maggiore della sua storia. In coda Moncler (-1,27%), in scia alla brusca frenata di Burberry (-10,2%) a Londra dopo i conti e il rischio di non centrare le guidance per l'anno fiscale 2024, che si chiude a marzo. Tra le peggiori anche Diasorin (-1,4%), Saipem (-1,22%) e Campari (-1,14%). Petrolio in ribasso, dopo l'aumento delle scorte americane di energia, comunque riducendo i cali rispetto alle ore precedenti: i future del Wti dicembre perdono lo 0,33% a 76,41 dollari al barile, quelli del Brent gennaio lo 0,28% a 80,95 dollari. Poco mossi i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre salgono dello 0,02% a 47,05 euro. La moneta unica si rafforza ulteriormente e si conferma sopra 1,08 dollari, passando di mano a 1,085 (1,0835 in avvio, da 1,0724 alla chiusura precedente). L'euro vale anche 164,086 yen (164,033 in apertura, da 162,67) e il cross dollaro/yen e' a 151,22 (151,386, da 150,63). Infine, lo spread e' in calo a 177 punti, contro i 179 dell'avvio e i 180 della vigilia, con il rendimento decennale in discesa al 4,40%, dal 4,43% precedente."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - Una carrellata di dati macro sulle due sponde dell'Atlantico (in Usa in particolare i numeri sul lavoro e sui prezzi all'importazione) e le parole della presidente della Bce Christine Lagarde e del suo vice Luis de Guindos terranno banco in una seduta che si apre all'insegna della cautela per le Borse europee. Gli investitori, pur in un clima tutto sommato ottimistico nella convinzione che ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve siano da escludere, monitorano eventuali segnali di un graduale raffreddamento dell'economia. Del resto, secondo alcuni osservatori, la Banca centrale americana potrebbe non avere fretta di tagliare i tassi a breve termine. Cosi', in un contesto di avversione al rischio che ha pesato sui mercati azionari asiatici (Tokyo ha chiuso a -0,28%) e che non ha beneficiato del rialzo di Wall Street, Milano oscilla sulla parita' (avvio -0,04% e poi +0,14%), cosi' come Parigi (-0,07%), mentre fanno meglio Francoforte (+0,41%) e Madrid (+0,37%). Restano piu' indietro Londra (-0,16%) e Amsterdam (-0,42%). Scarso l'effetto sugli indici dell'atteso incontro tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping, che si e' concluso senza risultati eclatanti: i due leader hanno concordato di riprendere le comunicazioni tra i rispettivi eserciti, di cooperare per bloccare la produzione di fentanyl e di avviare un dialogo sui rischi dell'intelligenza artificiale. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari scatta Leonardo (+1,9%), che ha avviato un'offerta secondaria negli Stati Uniti per la vendita del 6,3% di Leonardo Drs. Bene anche le utility (A2a +1,14%, Erg + 0,9%), mentre Iveco (-0,08%) e' poco mossa dopo l'annuncio del pagamento di un dividendo nel 2024 e del rinnovo di tutta la gamma di prodotti con un investimento da un miliardo di euro, il maggiore della sua storia. In coda Moncler (-1,43%), in scia alla brusca frenata di Burberry (-10,5%) a Londra dopo i conti e il rischio di non centrare le guidance per l'anno fiscale 2024, che si chiude a marzo. Petrolio in ribasso, dopo l'aumento delle scorte americane di energia: i future del Wti dicembre perdono l'1,12% a 75,8 dollari al barile, quelli del Brent gennaio lo 0,97% a 80,4 dollari. Poco mossi i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre, dopo avere segnato una prima posizione a 47 euro al megawattora, salgono dello 0,13% a 47,1 euro. La moneta unica si rafforza e torna sopra 1,08 dollari, passando di mano a 1,0835 (da 1,0724 alla chiusura precedente). L'euro unica vale anche 164,033 yen (da 162,67) e il cross dollaro/yen e' a 151,386 (da 150,63). Infine, lo spread apre in lieve calo a 179 punti, uno in meno della vigilia, con il rendimento decennale in discesa al 4,40%, dal 4,43% precedente."_

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@dros #droscrew
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$DIS Nov 95 C $KRE Jan 45 C $AI Nov 32 C $VALE Jan 18 C $WBA Nov 21.5 C $JD Nov24 30 C $M Nov 14 C $CENX Jan 10 C $KEY Dec 13 C $GGAL Dec 15 C $FSLY Jan 20 C $HD Nov24 310 C $IBM Jan 160 C $W Jan 40 P $NU Dec 7 P $AGNC Dec 8 P $V Nov 245 P $PACW Jun 8 P

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$DIS Nov 95 C $KRE Jan 45 C $AI Nov 32 C $VALE Jan 18 C $WBA Nov 21.5 C $JD Nov24 30 C $M Nov 14 C $CENX Jan 10 C $KEY Dec 13 C $GGAL Dec 15 C $FSLY Jan 20 C $HD Nov24 310 C $IBM Jan 160 C $W Jan 40 P $NU Dec 7 P $AGNC Dec 8 P $V Nov 245 P $PACW Jun 8 P

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 15 nov - Le Borse europee allungano la serie di sedute positive e archiviano definitivamente i rossi registrati ad ottobre. A trainare i listini la convinzione che la Fed mettera' fine ai rialzi dei tassi (alcuni scommettono addirittura in un taglio a marzo) dopo che l'inflazione negli Stati Uniti ad ottobre ha rallentato piu' del previsto. A confermare il quadro, i prezzi alla produzione di ottobre che sono diminuiti dello 0,5% rispetto al mese precedente, contro le attese per un rialzo dello 0,1%. Sempre in tema inflazione, la Commissione europea ha rivisto al rialzo la previsione nell'Area euro per il 2024 al 3,2%, in rallentamento rispetto al 5,6% atteso sul 2023. Per quanto riguarda l'Italia, Bruxelles ha rivisto al rialzo la previsione sull'inflazione di quest'anno al 6,1%. In questo contesto il Ftse Mib chiude la seduta a +0,46% e si consolida sopra la soglia dei 29.400. Bene Parigi che chiude a +0,36% e Madrid +0,22%. Positivo anche l'andamento di Wall Street con il Dow Jones che in questo momento tratta a +0,32%. Venendo ai singoli titoli, St (+5,13%) si posiziona in testa al Ftse Mib in scia ai conti del player tedesco Infineon che strappa a Francoforte con +10% dopo i conti. Bene Iveco (+2,74%) nel giorno della presentazione della nuova gamma a Barcellona e Saipem (+2,14%). In ripresa, rispetto alla mattinata, il comparto bancario con Mps che chiude a +1,70%, Bper Banca a +1,85%, Intesa Sanpaolo a +0,86% e Banco Bpm a +0,49%. In fondo al listino Amplifon (-2,41%), Recordati (-1,72%) e Diasorin (-1,47%). Sul valutario, l'euro si rafforza a 1,086 dollari (da 1,085 al closing precedente) e vale 163,957 yen (da 163,68). Per quanto riguarda il petrolio, il future gennaio sul Wti si attesta a 77,32 dollari al barile (-1,09%) e l'analoga consegna sul Brent a 81,74 dollari (-0,90%). In calo il gas naturale ad Amsterdam a 46,3 euro al megawattora (-2,74%)."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 15 nov - Allungano la serie positiva le Borse Europee, forti della convinzione che la Fed mettera' fine ai rialzi dei tassi (alcuni scommettono gia' a marzo) con l'inflazione che negli Usa ha rallentato piu' del previsto a ottobre. Il Ftse Mib di Milano, che alla vigilia ha terminato ai massimi da fine luglio, si spinge in apertura in progresso dello 0,56%, l'Ibex di Madrid a +0,35%, il Dax 40 di Francoforte a +0,3%e il Cac 40 di Parigi a +0,6%. Le Borse asiatiche hanno registrato una seduta decisamente positiva, in scia al rally di Wall Street, trainate anche dalla crescita a ottobre delle vendite al dettaglio e della produzione industriale in Cina, mentre la Banca centrale cinese ha mantenuto invariati i tassi di riferimento, aggiungendo piu' liquidita' al mercato. Oggi l'attenzione sara' rivolta ancora ai dati macro, con il dato sulle vendite al dettaglio in arrivo dagli Usa che offrira' indicazioni sull'andamento dei consumi, quando nel Regno Unito l'inflazione e' scesa bruscamente, oltre le previsioni, mentre in Francia il tasso di disoccupazione e' salito nel terzo trimestre dell'anno. Occhi anche all'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e quello cinese Xi Jinping. Tra i titoli a Piazza Affari, ancora in vetta Erg (+2%) all'indomani della diffusione della trimestrale, seguono Moncler (+1,8%) e St (+1,88%). Ancora acquisti su Diasorin (+1,16%), dopo la notizia dell'assoluzione dell'amministratore delegato Carlo Rosa. Recuperano le banche, deboli nei primi minuti di scambi, con Intesa Sanpaolo in progresso dell'1,3% e Banca Mps dell'1,2%. In coda Unipol (-0,5%) mentre prosegue la serie negativa di Cnh Industrial (-0,4%%), pesante dalla diffusione dei conti una settimana fa. Fuori dal listino principale, balza Fincantieri (+2,6%) dopo i conti. Sul valutario, l'euro si rafforza ancora a 1,087 dollari (da 1,085 al closing precedente) e vale 163,816 yen (da 163,68). Ancora in rialzo il prezzo del petrolio, con il future gennaio sul Wti a 78,4 dollari al barile (+0,3%) e l'analoga consegna sul Brent a 82,7 dollari (+0,28%). In aumento il gas naturale ad Amsterdam a 48,6 euro al megawattora (+2,08%)."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 14 nov - A meta' seduta le Borse europee viaggiano in rialzo, ma sotto i massimi delle ore precedenti, in attesa del dato sull'inflazione americana, importante per cercare di prevedere le prossime mosse della Federal Reserve. Nel Vecchio Continente, intanto, sono arrivate notizie in chiaroscuro sulla tenuta dell'economia: il Pil dell'Eurozona ha segnato un -0,1% nel terzo trimestre e il numero di occupati e' salito dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti (+1,4% su base annuale), mentre in Germania l'indice Zew che misura le aspettative degli investitori tedeschi e' balzato da -1,1 a 9,8 punti in novembre. Cosi', mentre i future di Wall Street preannunciano una partenza poco mossa per la Borsa americana, Milano segna un +0,41%, Parigi +0,12%, Francoforte +0,42%, appunto sostenuta dall'indice Zew, Madrid +0,43%. Restano piu' indietro Londra (-0,5%) e Amsterdam (-0,14%). Per quanto riguarda i titoli, a Milano scattano ancora le banche (Mps +4% dopo il +8,5% della vigilia, Bper +2,89% e Banca Generali +1,2% dopo i conti premiati dagli analisti). A passo rapido anche Erg (+2,22%), che ha accelerato dopo i conti e l'aumento delle guidance, e A2a (+2,23%), anch'essa sostenuta dai conti che 'confermano la solidita' del percorso di crescita', come ha detto il Ceo Renato Mazzoncini. In coda allunga la serie negativa Cnh Industrial (-2,1%), dopo che Citigroup ha tagliato il target di prezzo da 17 a 15 dollari, confermando comunque la valutazione buy. Il petrolio gira in leggero ribasso dopo i rialzi precedenti: i future del Wti dicembre calano dello 0,15% a 78,18 dollari al barile, quelli del Brent gennaio dello 0,19% a 82,36 dollari. I contratti del gas scambiati ad Amsterdam, dopo avere registrato qualche rialzo nelle prime battute, cedono il 2,11% a 46,86 euro al megawattora. L'euro si rafforza leggermente e si conferma sopra 1,07 dollari, passando di mano a 1,072 (1,0706 in avvio, da 1,0673 alla chiusura precedente). La moneta unica vale anche 162,654 yen (162,35 in apertura, da 161,77), mentre il cambio dollaro/yen e' a 151,7 (da 151,64). Infine lo spread si attesta a 184 punti, contro i 182 dell'avvio e i 184 della vigilia, con il rendimento decennale in discesa al 4,53% dal 4,56% del riferimento precedente."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 14 nov - L'attesa per il dato sull'inflazione americana, importante per cercare di prevedere le prossime mosse della Federal Reserve, segna la rotta per le Borse europee, che iniziano la seduta in modesto rialzo. Cautela resta comunque la parola d'ordine: Milano +0,3%, Parigi +0,13%, Francoforte +0,06%, Madrid +0,3% e Amsterdam +0,07%. Piu' indietro Londra (-0,06%). Anche in Europa i dati macro in arrivo durante la seduta forniranno indicazioni utili a Christine Lagarde per definire la politica monetaria della Bce (oltre all'indice Zew tedesco sulla fiducia sull'economia tedesca, nell'Eurozona sono attese indicazioni su Pil e occupazione). Questo mentre resta alta la tensione in Medio Oriente, ma sembrano esserci spiragli per un accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di 70 ostaggi. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari non si registrano movimenti particolarmente rilevanti. In coda debole Erg (-1%) dopo i conti dei nove mesi, che hanno evidenziato un rialzo dell'utile e un calo dei ricavi. Ancora in luce le banche (Bper +1,45%, Banco Bpm +1,17%, Unicredit +1%), che alla vigilia hanno messo a segno rialzi significativi spinti dalla conferma del rating italiano da parte di Fitch. Ferrari (+0,06%) non reagisce all'annuncio di 250 nuove assunzioni nella prima meta' del 2024, di un piano di azionariato diffuso e dell'accordo sul premio di competitivita' per il quadriennio 2024-2027. Fuori dal listino principale scattano Centrale del Latte d'Italia (+6,85%) e Newlat Food (+4%) dopo le rispettive trimestrali, che hanno messo in luce utili e ricavi in rialzo per entrambe le societa'. Sbe-Varvit (+5%) balza all'esordio sul listino milanese. Il petrolio e' in leggero rialzo, dopo che l'Opec ha segnalato che i fondamentali del mercato petrolifero rimangono forti e il sentimento negativo sulla domanda e' esagerato: i future del Wti dicembre salgono dello 0,15% a 78,38 dollari al barile, quelli del Brent gennaio dello 0,15% a 82,63 dollari. I contratti del gas scambiati ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 47,1 euro al megawattora e avere registrato qualche rialzo nelle prime battute, cedono lo 0,98%% a 47,4 euro. L'euro si rafforza leggermente e torna sopra 1,07 dollari, passando di mano a 1,0706 (da 1,0673 alla chiusura precedente). La moneta unica vale anche 162,35 yen (da 161,77), mentre il cambio dollaro/yen e' a 151,64. Infine lo spread apre in calo a 182 punti, dai 184 della vigilia, con il rendimento decennale in discesa al 4,53% dal 4,56% del riferimento precedente."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 10 nov - I dubbi sulla fine della stretta monetaria tengono in ansia le Borse europee che chiudono in 'rosso' l'ultima seduta della settimana pur recuperando sul finale in scia a Wall Street. A chiarire come il percorso delle Banche centrali contro l'inflazione non sia ancora concluso e' stato alla vigilia Jerome Powell (Fed), che ha lasciato la porta aperta a ulteriori ritocchi al costo del denaro, seguito a stretto giro da Christine Lagarde (Bce) convinta che i tassi al 4% 'abbastanza a lungo' domeranno l'inflazione, spegnendo cosi' le speranze di chi si attendeva una rapida discesa. Indicazioni che si sommano alla debolezza dei dati macro emersa in Uk e in Italia, mentre in Europa ancora non c'e' un accordo sul nuovo Patto di stabilita'. Ma per Piazza Affari - dove lo spread ha chiuso stabile a 185 punti base - e' stata una giornata soprattutto di vigile attesa, visto che in serata e' atteso il verdetto di Fitch sul rating del nostro Paese. Nel frattempo, il Ftse Mib chiude sopra i minimi di seduta a -0,5%. Sul listino principale in controtendenza Leonardo (+4,7%) dopo conti sopra le aspettative del mercato. +1,1% Tenaris grazie alla risalita del greggio, sopra la parita' i big bancari. In fondo al listino le vendite colpiscono in particolare Campari (-3,8%), DiaSorin (-4%) e Cnh (-3,3%). Giu' Pirelli (-1,4%) all'indomani di una trimestrale in crescita e dello slittamento dell'aggiornamento del Piano industriale. Sul fronte dei cambi, l'euro debole a 1,0670 (da 1,0710 al closing precedente). La moneta unica vale anche 161,67 yen (161,76), mentre il cambio tra il biglietto verde e la divisa nipponica si attesta a 151,49 (151,01). In calo il gas sui 46,5 euro al MWh (-3,4%) mentre corre il petrolio: il future gennaio sul Wti scambia a 77 dollari al barile (+1,7%) e l'analoga consegna del Brent a 81,3 dollari (+1,6 per cento)."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 10 nov - Proseguono al ribasso le Borse europee a meta' seduta dopo le dichiarazioni da 'falco' del presidente della Fed Jerome Powell, intervenuto ieri al Fmi. Cosi' il Ftse Mib di Milano arretra dello 0,6%, Parigi perde l'1,17%, Londra l'1,38% e Francoforte lo 0,77%. Nel Regno Unito il Pil non ha mostrato alcuna crescita nel terzo trimestre, dopo un aumento dello 0,2% nel periodo precedente, con un incremento dello 0,6% su base annua; invariata anche la produzione industriale, mentre la bilancia commerciale ha registrato un deficit di 6 miliardi di sterline. In Italia, l'Istat stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale, invariato a settembre, e' in aumento dello 0,2% nel terzo trimestre. Al netto degli effetti di calendario, a settembre l'indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2%. In serata e' atteso il verdetto di Fitch sul rating del nostro Paese (al momento a BBB con outlook stabile). Tra i titoli a Piahe. zza Affari, spicca in cima al listino Leonardo (+3,8%) dopo la presentazione della trimestrale. Positivo il comparto bancario con Banco Bpm (+1,58%), Bper (+0,94%) e Unicredit (+0,92%). In coda Campari (-3,83%) e Moncler (-3,86%). Ancora vendite su Cnh Industrial (-3,67%). Negativa la prova dei conti per Pirelli (-2,22%), mentre fuori dal listino i risultati di periodo spingono Webuild (+3,93%) e Bialetti (+1,84%). Sul valutario, si rafforza il dollaro con l'euro che scambia con il biglietto verde a 1,0675 (da 1,071 al closing precedente). La moneta unica vale anche 161,694 yen (da 161,76), mentre il cambio dollaro/yen e' a 151,47 (da 151,016). Ancora in rialzo il prezzo del petrolio, con il future gennaio sul Wti a 76,5 dollari al barile (+0,99%) e l'analoga consegna sul Brent a 80,8 dollari (+0,97%). In calo del 3,67% il gas naturale ad Amsterdam a 46,36 euro al megawattora."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 10 nov - Aprono in calo le Borse europee, dopo la seduta brillante della vigilia, con le parole del numero uno della Fed Jerome Powell che hanno raffreddato l'entusiasmo degli operatori che gia' scommettevano sulla fine dei rialzi dei tassi d'interesse. Cosi' parte in rosso il Ftse Mib di Milano a -0,44%, come Parigi (-0,61%), Francoforte (-0,36%), e Amsterdam (-0,3%). Piatta Madrid. Ha terminato in ribasso Wall Street, ponendo fine alla striscia migliore degli ultimi due anni, come Tokyo dove il Nikkei 225 ha terminato a -0,24% anche in ragione dell'ultima serie di trimestrali delle grandi corporation domestiche e dei timori che persistono sul conflitto in Medio Oriente. Sul fronte macro, nel Regno Unito il Pil non ha mostrato alcuna crescita nel terzo trimestre, dopo un aumento dello 0,2% nel periodo precedente, mentre in termini di produzione si e' registrato un calo dello 0,1% nel settore dei servizi, che ha compensato un aumento dello 0,1% nella produzione edilizia e una produzione sostanzialmente stabile nel settore industriale; la bilancia commerciale ha registrato un deficit di 6 miliardi di sterline. In mattinata e' atteso il dato sulla produzione industriale dell'Italia, quando si attende il verdetto di Fitch sul rating del nostro Paese (al momento a BBB con outlook stabile). Tra i titoli a Piazza Affari, tiene Inwit, in progresso dello 0,7% all'indomani della trimestrale; bene anche Banco Bpm (+1,2%), Bper (+1,1%) e Hera (+0,4%) che hanno presentato i conti in settimana. In coda prosegue la scia di cali per Cnh Industrial (-2,4%). In rosso anche St (-1,9%) e Campari (-2,3%). Accoglienza negativa per i risultati di periodo di Prysmian (-2%), Leonardo (-0,9%) e Pirelli (-1%). Fuori dal listino principale, in luce Illimity Bank (+2,44%) dopo i conti. Sul valutario, l'euro si indebolisce a 1,0664 dollari (da 1,071 al closing precedente) e vale 161,477 yen (da 161,76). Il cambio dollaro/yen e' a 151,422 (da 151,016). Ancora in rialzo il prezzo del petrolio, con il future gennaio sul Wti a 76,09 dollari al barile (+0,45%) e l'analoga consegna sul Brent a 80,41 dollari (+0,5%). In lieve aumentoil gas naturale ad Amsterdam a 48,525 euro al megawattora (+0,8%)."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 nov - Terminano in buono slancio le Borse europee con il Ftse Mib di Milano che termina a +0,74% e l'Ibex di Madrid che si spinge in progresso dell' 1,3% con l'accordo di governo raggiunto tra Sanchez e Puigdemont, ben accolto dal mercato. A dettare la direzione dei mercati e' ancora la stagione delle trimestrali mentre gli investitori guardano agli interventi pubblici previsti in serata dei presidenti della Bce e della Federal Reserve per avere indicazioni utili a scrutare le prossime mosse degli istituti in termini di politica monetaria. Tra i comparti a livello continentale si distinguono industria (con il sottoindice Stoxx 600 di settore a +2,6%) e chimica (+1,9%); giornata di debolezza per viaggi (-1,8%) e farmaceutici (-0,25%). Tra i titoli a Piazza Affari, vola in cima al listino Nexi con un guadagno del 9,7% dopo il rialzo di ebitda e ricavi e la conferma delle guidance, quando ad Amsterdam strappa il gestore di pagamenti elettronici Adyen (+37,6%), anch'esso in scia alla trimestrale. Seduta da incorniciare per Bper (+4,6%) che, all'indomani dei conti con il rialzo dei profitti e l'aumento del target sull'utile 2023, aggiorna il nuovo massimo annuale a 3,278 euro per azione. In prima fila, spinte dai risultati di periodo, anche Azimut (+3,3%), Prysmian (+1,8%) e Snam (+1,03%), forti di un utile in crescita nei nove mesi e guidance confermata per l'anno in corso. Fanalino di coda Hera (-1,4%) dopo la diffusione alla vigilia della trimestrale che ha visto un consistente calo dei ricavi nei primi nove mesi dell'anno. Ancora in rosso Cnh Industrial (-0,35%) in sofferenza per i risultati pesanti sui nove mesi, presentati martedi', con un taglio della guidance per il 2023. Torna a salire il prezzo del petrolio che nelle prime ore della giornata era tornato sotto il livello precedente all'attacco di Hamas a Israele del mese scorso. Dopo i cali dei giorni passati, anche in ragione delle stime dell'Energy Information Administration (Eia) che prevedono una contrazione nel consumo di carburante quest'anno negli Stati Uniti, il Brent gennaio scambia a 80,7 dollari al barile (+1,5%), mentre il Wti di pari scadenza a 76,3 dollari (+1,4%). Seppure gli investitori sembrino meno preoccupati che la guerra tra Israele e Hamas possa coinvolgere altre nazioni del Medio Oriente, con possibili conseguenti stop alle forniture di petrolio, gli analisti si aspettano che il prezzo torni a salire tra i 90 e i 100 dollari in presenza di una domanda globale ancora in crescita e di un'offerta limitata. Sul valutario, l'euro si rafforza a 1,071 dollari (da 1,0694 al closing precedente) e vale 161,76 yen (da 160,93). Il cambio dollaro/yen e' a 151,016. In forte rialzo il gas naturale ad Amsterdam a 48,78 euro al megawattora (+6,5%)."_

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TE
@Teo78 #decarolis
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concordo al 100%, vale la stessa valutazione di unicredit e leonardo > @Steve1971 said: andare long Γ¨ un rischio perchΓ© Γ¨ al massimo, andare short Γ¨ un rischio perchΓ© Γ¨ il titolo piΓΉ in salute....io aspetto

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 nov - Dopo una seduta incerta in Europa e poco mossa a Wall Street, le Borse del Vecchio Continente cercano spunti per puntare verso l'alto, ma in avvio sono poco mosse. A poco servono i rialzi delle piazze asiatiche, che ignorano il fatto che la Cina e' ripiombata in deflazione a ottobre, mentre il governo si sforza di rilanciare l'economia alle prese col rallentamento dei consumi (Tokyo +1,49% con i risultati solidi delle societa' giapponesi e il continuo calo dello yen). Cosi' Milano apre in aumento dello 0,1%, mentre procede a pieno ritmo la stagione delle trimestrali, Parigi cresce dello 0,12%, Francoforte dello 0,1%, Londra dello 0,05%, Madrid dello 0,25% e Amsterdam scende dello 0,4%. Gli investitori monitorano le evoluzioni del conflitto in Medio Oriente e dell'economia (se ne parlera' alla riunione dell'Ecofin), ma soprattutto attendono segnali sulle prospettive dei tassi d'interesse: oggi parleranno il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ieri non ha parlato di politica monetaria, la presidente della Bce, Christine Lagarde, e il capo economista, Philip Lane. Sotto i riflettori anche il bollettino economico della Bce. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari strappa Nexi (non e' riuscita a fare prezzo in avvio, poi ha aperto a +10,7% per poi assestarsi a +7%) dopo il rialzo di Ebitda e ricavi e la conferma delle guidance. A passo rapido anche Bper (+3,57%), all'indomani dei conti con il rialzo dei profitti e l'aumento del target sull'utile 2023. La trimestrale non sostiene invece Telecom (-0,12%) ne' Snam (+0,14%), che pure ha visto aumentare profitti e ricavi e ha confermato la guidance per l'anno. Attesa alla prova dei conti anche Prysmian (-0,71%). I future del petrolio rimbalzano (+0,78% il Wti dicembre a 75,92 dollari, +0,85% il Brent gennaio a 80,23 dollari) dopo essere scivolati nella notte in Asia, ma gli analisti notano molteplici segnali di debolezza della domanda, tra cui la previsione dell'agenzia americana per l'energia (Eia) secondo cui il consumo di carburante negli Stati Uniti raggiungera' il prossimo anno il minimo di due decenni. Poco mossi i prezzi del gas scambiato ad Amsterdam: i future dicembre, dopo avere segnato una prima posizione a 45,5 euro al megawattora, crescono dello 0,3% a 45,95 euro. Sul valutario, l'euro si rafforza a 1,0706 dollari (da 1,0694 al closing precedente) e vale 161,542 yen (da 160,93). Il cambio dollaro/yen e' a 150,875. Infine lo spread apre stabile a 186 punti, con il rendimento decennale in leggero rialzo al 4,48% dal 4,47% precedente."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 07 nov - Le Borse europee voltano decisamente pagina dopo le brillanti performance di inizio novembre e registrano un'altra seduta di vendite, come quella di lunedi', dopo i cinque rialzi precedenti: il Ftse Mib di Milano e' il peggiore e termina le contrattazioni a -0,69%. A quasi una settimana dallo stop ai rialzi dei tassi deciso della Fed, sui mercati tornano a pesare i timori sul conflitto in Medio Oriente, mentre prosegue a ritmo serrato la stagione delle trimestrali. C'e' anche attesa per l'intervento che fara' il presidente della Fed, Jerome Powell, giovedi' prossimo. Tra i migliori settori a livello continentale spiccano tecnologia (con il sottoindice Stoxx 600 di settore che segna +1,5%), servizi finanziari (+0,9%) e vendita al dettaglio (+0,75%); tra i peggiori, energia (-2,4%) e materie prime (-2,3%), che vedono prese di profitto generalizzate, dopo i dati sull'export cinese inferiori alle attese. Deboli anche auto (-1,17%) e banche (-0,55%). Sull'azionario milanese, turbolenze per Cnh Industrial (-7,84%) tra l'addio a Piazza Affari, annunciato stamani e atteso a gennaio, e la diffusione della trimestrale con un taglio delle stime su ricavi e fcf da attivita' industriali. In vetta scatta Recordati dopo la diffusione della trimestrale, come Poste (+2,04%) che riporta risultati in crescita nei primi nove mesi dell'anno e un rialzo della guidance; sorte opposta per Fineco (-2,53%) dopo i conti. Realizzi sui petroliferi (Tenaris -2,86%, Eni -2,38%, Saipem -1,88%) con il calo del prezzo del petrolio: il Brent gennaio tratta intorno agli 82,7 dollari al barile (-2,8%) e il Wti di pari scadenza a 78,3 dollari (-2,8%). Sul valutario, il cambio tra euro e dollaro scende a 1,0689 (1,0742 ieri in chiusura); la moneta unica vale anche 160,836 yen (da 160,96), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 150,475 (149,8 in chiusura ieri). Sale a 46,79 euro al megawattora (+4,3%) il prezzo del gas sulla piattaforma di Amsterdam."_

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@apeoperaia #decarolis
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quindi c'Γ¨ convenienza o sotto i 5.500 o sopra i 15.000.Ma il forfettario vale anche se hai giΓ  redditi da lavoro dipendente? (per la sola quota in p. IVA, ovviamente)

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GI
@Gikutrade #decarolis
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Da nuove indiscrezioni di stampa, riportate in particolare dal Sole 24 Ore, si apprende che c’è un nuovo nome fra i fondi di private equity che starebbero valutando un possibile investimento in Nexi, oltre a quelli riportati nelle scorse settimane, vale a dire CVC, Brooksfield e Blackstone. Si tratta del fondo Silver Lake che secondo il proprio sito ha un portafoglio di 1 trilione di dollari come enterprise value focalizzato sulla tecnologia.

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 01 nov - Borse europee al palo a meta' seduta, mentre sale l'attesa per le decisioni della Federal Reserve, che secondo le aspettative lascera' invariato il costo del denaro. Da capire se il numero uno dell'istituto, Jerome Powell, lascera' o meno aperta la porta a un cambio di rotta nei prossimi mesi. Intanto, mentre i future di Wall Street sono in discesa, gli indici del Vecchio Continente sono inchiodati attorno alla parita' (Milano +0,07%, Parigi, Madrid e Francoforte viaggiano sulla stessa falsariga, mentre Londra cede lo 0,1%). Qualche spunto potra' arrivare dai dati macro attesi negli Stati Uniti, non ultimi quelli sull'occupazione nel settore privato e sul manifatturiero, mentre comunque restano oggetto di preoccupazione le tensioni in Medio Oriente. Per quanto riguarda i titoli, non e' cambiata molto la situazione rispetto alle ore precedenti: Iveco e' maglia nera (-7%), con l'utile raddoppiato ma il mercato deluso dai ricavi delle attivita' industriali sotto le stime, mentre Nexi e' la migliore (+3,65%), mentre circolano rumor sul fatto che la private equity SilverLake starebbe valutando una potenziale acquisizione. Vanno in generale bene le banche (Bper +2,18%, Mps +1,8%, Banco Bpm +1,39%) e si mette in luce Tim (+1,93%), con gli analisti positivi sul dossier NetCo. In coda Amplifon (-1,95%) ed Erg (-1,81%). Il petrolio amplia i rialzi, mentre resta alta la preoccupazione per il conflitto in Medio Oriente e in attesa dei dati americani sulle scorte di energia: i future del Wti dicembre crescono del 2% a 82,65 dollari al barile, quelli del Brent gennaio dell'1,88% a 86,62 dollari. I contratti dicembre del gas naturale, scambiati ad Amsterdam, riducono i cali e cedono lo 0,8% a 47,6 euro. Sul valutario, l'euro si indebolisce leggermente sul biglietto verde e vale 1,054 dollari (1,057 dollari in avvio, da 1,06 della chiusura precedente). La moneta unica e' scambiata a 159,432 yen (160,002 in apertura, da 158,43). Il cambio dollaro/yen e' a 151,202 (151,242 in avvio, da 151,287). Lo spread sale a 194 punti, contro i 192 punti dell'avvio e della chiusura precedente, con il rendimento decennale che sale al 4,76% dal 4,72% precedente (4,77% in avvio)."_

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@Steve1971 #decarolis
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potrebbe essere a quanto pare ormai vale tutto...io mi aspettavo un rialzo e invece qui scende tutto mah, sotto trimestrali e fed per giunta

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 31 ott - Le Borse europee arrivano toniche alla soglia di meta' giornata nell'ultima seduta del mese, con l'inflazione nell'Eurozona che registra un marcato calo a ottobre, oltre le previsioni, attestandosi a 2,9% dal 4,3% di settembre, e un pil del terzo trimestre sceso nell'area euro dello 0,1% dal +0,2% del secondo, mentre nel primo e nel quarto trimestre 2022 era rimasto stabile. Quanto all'Italia, l'Istat nella sua stima preliminare evidenzia un Pil stabile a 0,7% (in linea con il secondo trimestre 2023), mentre crolla l'inflazione a +1,8% annuo, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Cosi' il Ftse Mib di Milano e' maglia rosa tra i listini continentali e segna un progresso dell'1,57%, seguito da Parigi (+1,05%), Amsterdam (+0,9%), Madrid (+0,62%), Francoforte (+0,57%), e Londra (+0,49%). Tra i titoli a maggiore capitalizzazione a Piazza Affari, corrono Prysmian (+3,5%) sulla scia della nuova commessa al valore di 900 milioni negli Usa, e Stellantis (+2,4%) dopo la pubblicazione della trimestrale con ricavi sopra le attese. Si muovono in rialzo le banche, in particolare Bper (+4,16%), Banca Mps (+2,88%) e Banco Bpm (+2,69%). Performance positiva anche per le utility (Hera +2,4% e Enel +2,2%). Bene Telecom Italia (+1,24%) guardando alle riunioni del Cda in calendario in settimana, il 3 e il 5 novembre, in cui la societa' sara' chiamata a decidere sull'offerta di Kkr per la NetCo. Rimbalza St (+2,3%) dopo la debolezza della vigilia, in coda Leonardo (-0,56%). Sul mercato valutario, l'euro riconquista soglia 1,06 dollari e scambia a 1,0657 (da 1,06 ieri in chiusura). Lo yen si e' leggermente indebolito dopo l'allentamento del controllo sui rendimenti obbligazionari deciso dalla Banca centrale giapponese, con la moneta unica che vale 160,621 yen (da 158,22 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 150,708 (da 149,14). In lieve rialzo il prezzo del petrolio con i future gennaio sul Wti che salgono dello 0,75% a 82,25 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent in salita dell'0,67% a 86,93 dollari. In calo del 4,11% a 50,85 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 31 ott - Avvio in rialzo per le Borse europee in una giornata ricca di dati macro in arrivo, dal Pil del terzo trimestre nell'Eurozona e in Italia all'inflazione di ottobre nell'area Euro, mentre cresce l'attesa per la riunione della Fed. A Milano il Ftse Mib sale dello 0,6%, meglio di Francoforte (+0,3%) e Parigi (+0,4%); piu' indietro Amsterdam (+0,17%), quando e' in calo Madrid (-0,44%). Cio' mentre resta alta l'attenzione al contesto geopolitico in Medio Oriente e prosegue la stagione delle trimestrali sia in Europa che negli Usa, dove oggi affronteranno la prova dei conti la multinazionale produttrice di semiconduttori Amd, Caterpillar e Pfizer. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione a Piazza Affari, brilla Nexi (+3,2%) e scatta Prysmian (+2,1%) dopo aver siglato un accordo del valore di circa 900 milioni di euro per uno dei piu' grandi progetti di infrastrutture di trasmissione negli Stati Uniti; in altalena Stellantis, che dopo un avvio in negativo ora guadagna l'1% dopo la trimestrale. Rimbalza Amplifon (+2,13%) dopo il calo della vigilia a seguito della pubblicazione dei conti. Bene le banche, in particolare Bper (+2%), Banco Bpm (+1,36%), Banca Mps (+1,3%) e Intesa Sanpaolo (+0,7%). In coda al listino Ferrari (-0,57%), Tenaris (-0,48%), Leonardo (-0,37%) e Moncler (-0,35%) Sul mercato valutario, l'euro scende a 1,0549 dollari da 1,0590 ieri in chiusura. La moneta unica vale anche 157,72 yen (da 158,08 venerdi'), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 149,51 (da 149,49). In discesa il prezzo del petrolio con il future dicembre sul Wti giu' dell'1,88% a 83,93 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent in flessione dell'1,67% a 88,97 dollari. In rialzo del 4,7% a 52,9 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. Lo spread tra BTp e Bund e' in leggero rialzo a 192 punti, (da 191 della chiusura di ieri)."_

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@Renato_Decarolis #decarolis
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CAMPARI (CPR.MI) L'amministratore delegato uscente, Bob Kunze-Concewitz, ha detto che la strategia del gruppo non cambierΓ  con il suo successore, e questo vale anche per le operazioni di M&A.

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Key Metrics

Market Cap

54.29 B

Beta

1.20

Avg. Volume

30.58 M

Shares Outstanding

4.54 B

Yield

3.08%

Public Float

0

Next Earnings Date

2024-04-24

Next Dividend Date

Company Information

Vale S.A., formerly Companhia Vale do Rio Doce is a Brazilian multinational corporation engaged in metals and mining and one of the largest logistics operators in Brazil. Vale is the largest producer of iron ore and nickel in the world.

CEO: Eduardo de Salles Bartolomeo

Website:

HQ: Praia de Botafogo, 186 - Salas 501 a 1901 Rio De Janeiro, 22.250-145 Rio De Janeiro

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