$VALE
Vale S.A.
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$15.44 β²0.455%
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DAY RANGE
15.08 - 15.47
52 WEEK
12.01 - 18.13
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 24 nov - Le Borse europee migliorano al giro di boa di meta' seduta. Il Ftse-Mib e' in rialzo dello 0,25% mentre ritrovano il segno positivo il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,13%). In rialzo anche Madrid (+0,3%) e Amsterdam (+0,2%) quando Londra viaggia poco sotto la parita' (-0,17%). I listini continentali monitorano ogni possibile indicazione sulle prossime mosse delle banche centrali, dopo che la Bce ieri ha smorzato l'entusiasmo di chi guardava gia' alla fine della stretta e a un taglio dei tassi. Oggi la numero uno dell'Eurotower, Christine Lagarde, mantiene un tono cauto ribadendo che la battaglia contro l'inflazione non e' finita, ma assicura anche che 'la vinceremo'. Intanto, si conferma la contrazione della crescita in Germania che vede il Pil in calo dello 0,1% nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedete. Nel paese migliora pero' il clima di fiducia sull'economia: a novembre l'indice Ifo e' salito a 87,3 punti rispetto agli 86,9 del mese precedente. A Piazza Affari sale ancora Mps (+2,63%), che e' la migliore del listino a meta' mattina, seguita da Intesa Sanpaolo (+1,41%) e A2a (+1,04%). Continua, fuori dal paniere principale, il rally di Mfe (+1,9% i titoli di classe A e +2% i titoli B) che ha incassato il giudizio positivo degli analisti, con un miglioramento dei target, in scia ai dati 'confortanti' sulla raccolta pubblicitaria. Resta in fondo al Ftse-Mib Moncler (-1,38%), insieme a Inwit (-1,3%) e Disasorin (-0,5%). Nel comparto bancario, sono in ribasso Unicredit (-0,54%) e Mediobanca (-0,32%). Sul valutario l'euro si difende sopra la quota di 1,09 dollari dopo che i vertici della Bce hanno sottolineato, alla vigilia, la necessita' di lasciare la porta aperta a nuovi rialzi dei tassi se i dati lo renderanno necessario: il cambio e' in lieve rialzo a 1,0914 (1,0906 in avvio e 1,0900 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 163,224 yen (163,02 in apertura da 163,17 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 149,55 (149,52 da 149,13). In cauto rialzo il prezzo del petrolio, reduce da due sedute di cali dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre, che potrebbe segnalare che il cartello dei produttori non intende accentuare i tagli all'output nel 2024. Il future gennaio sul Wti segna +0,47% a 76,76 dollari al barile, mentre l'analoga consegna sul Brent sale dello 0,34% a 81,72 dollari. In discesa a 46,48 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam."_
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 24 nov - Avvio di seduta ingessato per le Borse europee, che attendono la riapertura di Wall Street dopo la festivita' del giorno del Ringraziamento. I listini continentali restano vicini alla parita' e mantengono sotto stretta osservazione ogni possibile indicazione sulle prossime mosse delle banche centrali. Restano sotto pressione i titoli di Stato dopo la decisione della Germania di sospendere per il quarto anno consecutivo i limiti sul debito pubblico. A Piazza Affari il Ftse Mib e' invariato, mentre nel resto d'Europa Parigi cede lo 0,09%, Francoforte lo 0,06% e Amsterdam lo 0,01%. Tra i principali titoli milanesi, gli acquisti sostengono Saipem (+0,66%), Ferrari (+0,39%) e Leonardo (+0,38%), mentre sono in calo Inwit (-0,46%), Mediobanca (-0,69%) e Moncler (-1,04%). Al di fuori del paniere principale, sale ancora Mfe (+1,74% i titoli A e +3,91% i B) dopo i conti trimestrali e le indicazioni sull'andamento della pubblicita' nel quarto trimestre. Sul valutario, l'euro difende quota 1,09 dollari dopo che i vertici della Bce hanno sottolineato la necessita' di lasciare la porta aperta a nuovi rialzi dei tassi se i dati lo renderanno necessario: il cambio e' a 1,0906 dollari (1,0900 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 163,02 yen (163,17 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 149,52 (149,13). Poco mosso il prezzo del petrolio, reduce da due sedute di cali dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre, che potrebbe segnalare che il cartello dei produttori non intende accentuare i tagli all'output nel 2024. Il future gennaio sul Wti segna +0,18% a 76,54 dollari al barile, mentre l'analoga consegna sul Brent sale dello 0,07% a 81,48 dollari. In discesa dell'1,7% a 46 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam."_
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 nov - Le Borse europee chiudono in cauto rialzo una seduta orfana di Wall Street che ha festeggiato il giorno del Ringraziamento, mentre e' rimasta chiusa per festivita' anche Tokyo. Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,28%, con limitati guadagni anche sulle altre piazze, in una giornata di scambi modesti sui listini, dopo i dati macroecomici dell'eurozona e i verbali della Bce. Questi ultimi hanno confermato le recenti dichiarazioni della presidente Christine Lagarde, smorzando gli entusiasmi sulla fine della stretta monetaria. Secondo le minute della riunione di ottobre, i banchieri dell'Eurotower sono favorevoli a 'mantenere la porta aperta a ulteriori rialzi dei tassi, se necessario'. Anche se questo 'non rientra nell'attuale scenario di base'. Il perno delle banche centrali e' dunque destinato a guidare ancora il sentiment del mercato, che continua ad attendere la fine della stretta. Sul fronte macro, in Europa gli indici dei direttori degli acquisti evidenziano un'attenuazione della recessione europea a novembre: il Pmi dei servizi dell'area euro e' salito a 48,2 punti da 47,8 punti mentre il Pmi manifatturiero a 43,8 punti dai 43,1. In Germania i numeri mostrano ancora una contrazione dell'economia (con gli indici al di sotto di quota 50) seppure a ritmo piu' lento. Guardando ai titoli del Ftse Mib, brillano Mps (+1,56%), Snam (+1,47%) ed Italgas(+1,45%), quando Eni trova il rimbalzo (+1,44%). In luce anche il resto del comparto bancario, mentre, guadagnano terreno anche Iveco (+1,2%) e Stellantis (+0,58%) e Leonardo (+0,83%). Scivolano in fondo al listino, Prysmian (-1,53%) e Banca Generali (-1%). Sul valutario, l'euro resta stabile a 1,09 dollari (1,091 dollari in avvio da 1,086 al closing precedente) e vale 163,17 yen (162,77 in avvio da 161,68). Frena ancora il prezzo del petrolio, dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre, ma il calo e' piu' contenuto rispetto alla vigilia. Il future gennaio sul Wti e' in flessione dell'1,56% a circa 76 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent a 80 dollari (-1,44%)."_
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 nov - Non scaldano i listini i dati macro diffusi in mattinata che vedono l'attenuarsi della recessione nell'Eurozona a novembre: l'indice Pmi dei servizi e' salito a 48,2 punti da 47,8 punti mentre il Pmi manifatturiero a 43,8 punti dai 43,1. Anche in Germania i numeri mostrano ancora una contrazione dell'economia (con gli indici al di sotto di quota 50) seppure a ritmo piu' lento. Intanto, la banca centrale svedese ha mantenuto il tasso di riferimento al 4%, dopo oltre un anno di rialzi e nonostante l'inflazione sia ancora elevata, mentre la banca turca ha portato i tassi dal 35% al 40%, contro le aspettative di un rialzo piu' contenuto al 37,5%. Cosi' le Borse europee si muovono in ordine sparso, con il Ftse Mib di Milano in calo dello -0,18% e il Ftse 100 di Londra dello 0,23%; positive Parigi (+0,21%) e Francoforte (+0,14%); sulla parita' Madrid e Amsterdam. A Piazza Affari rimbalzano i titoli petroliferi dopo la performance negativa della vigilia sul tonfo del prezzo del greggio. In cima al listino Eni (+1,2%), Snam (+0,78%) e Tenaris (+0,49%). Acquisti anche su Leonardo (+0,73%) dopo la conferma del condirettore generale Lorenzo Mariani della ricerca di alleanze nel settore degli armamenti terrestri. Bene anche Iveco (+0,87%), Stellantis (+0,3%) dopo il riacquisto di 50 milioni di azioni dalla cinese Dongfeng per 934 milioni di euro, e Moncler (+0,54%) dopo l'accordo di licenza esclusiva con EssilorLuxottica. Dopo un avvio debole, passa in positivo Banca Mps a +0,38%, mossa dalle speculazioni sull'epilogo della privatizzazione dell'istituto senese dopo la cessione del 25% del capitale del Mef. In coda Prysmian (-2,08%) e Diasorin (-1,26%). Fuori dal listino principale balzano le azioni Mfe (+8,04% quelle di classe A, +5,85% le B) dopo i conti dei nove mesi che vedono profittabilita' superiore alle previsioni e un miglioramento delle prospettive sulla raccolta pubblicitaria. Sul valutario, l'euro recupera a 1,091 dollari (da 1,086 al closing precedente) e vale 162,88 yen (da 161,68). Ancora in calo il prezzo del petrolio, dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre (inizialmente prevista per domenica 26). Il future gennaio sul Wti e' in flessione dell'1% a 76,26 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent a 81,06 dollari (-1,1%). In rialzo il gas naturale ad Amsterdam a 45,48 euro al megawattora (+1,9%)."_
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 nov - Aprono all'insegna della cautela le Borse europee, di riflesso alla prudenza delle banche centrali europea e americana che in settimana hanno dato segnali meno rassicuranti del previsto su un prossimo allentamento della stretta. Chiudono in rialzo le Borse cinesi, spinte da ulteriori misure di stimolo per il settore immobiliare, con l'indice composito di Shanghai in progresso dello 0,6%, mentre l'indice di Shenzhen e' salito dello 0,8%. Mentre Tokyo e Wall Street restano chiuse per festivita', il Vecchio Continente guarda ai dati macro in arrivo, tra cui gli indici Pmi manifatturiero e servizi (domani in arrivo quelli giapponesi e statunitensi). In giornata si pronunceranno anche le banche centrali svedese e turca, che ci si attende optino per un rialzo dei tassi rispettivamente di 25 pb e 250pb, e quella sudafricana, che dovrebbe invece lasciarli invariati. Cosi' e' in tiepido rialzo il Ftse Mib di Milano a +0,2%, come Londra (+0,14%); piu' indietro Parigi (+0,08%), Francoforte (+0,06%), Amsterdam (-0,06%) e Madrid (-0,1%). Tra i titoli a Piazza Affari, scatta in cima al listino Leonardo (+1,5%%), quando sono in luce i titoli dei petroliferi Saipem (+1,05%) e Tenaris (+0,95%). In progresso Stellantis (+0,7%) dopo l'intesa con la cinese Dongfeng Motor per riacquistare 50 milioni di azioni ordinarie (1,58% del capitale Stellantis prima della cancellazione delle azioni riacquistate), per un importo complessivo di circa 934 milioni di euro. Positiva anche Moncler (+0,46%) all'indomani dell'accordo di licenza esclusiva con EssilorLuxottica sulla produzione e distribuzione degli occhiali. Resta osservata speciale Banca Mps (+0,43%), dopo la brillante performance della vigilia e l'alta volatilita' del titolo a seguito della cessione da parte del Mef del 25% del capitale. In coda Diasorin (-1%) e St (-0,4%). Fuori dal listino principale, brillano i titoli di Mfe con le azioni di tipo A a +3% e quelle di tipo B a +3,7% dopo la diffusione dei conti dei primi nove mesi dell'anno, in attesa della call con gli analisti. Sul valutario, l'euro recupera a 1,091 dollari (da 1,086 al closing precedente) e vale 162,77 yen (da 161,68). Frena ancora il prezzo del petrolio, dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre (inizialmente prevista per domenica 26 novembre). Il future gennaio sul Wti e' in flessione dell'1% a 76,27 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent a 81 dollari (-1,17%). In rialzo il gas naturale ad Amsterdam a 45,58 euro al megawattora (+2%)."_
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 20 nov - Borse europee in ordine sparso a meta' giornata, mentre gli investitori valutano una nuova ondata di conti trimestrali e scommettono sulla fine del ciclo restrittivo di politica monetaria. Il mercato, in base ai future sui Fed Funds, da' per probabile al 27% un taglio dei tassi Fed gia' a marzo, opzione che diventa maggioritaria in maggio, quando e' indicata al 47% contro il 39,6% di chance che restino ai livelli attuali. Tornando alle Borse continentali, sotto i riflettori in particolare Piazza Affari dopo il giudizio di Moody's, che ha migliorato l'outlook sul rating sovrano italiano: il Ftse Mib cede lo 0,11% ma sarebbe in rialzo di oltre lo 0,7% al netto dell'impatto dello stacco cedole di otto big, che pesa per lo 0,84%. Tra gli altri indici, Parigi sale dello 0,16% e Amsterdam dello 0,08%, mentre Francoforte (-0,25%) risente del tonfo di Bayer (-19%) dopo lo stop a sorpresa di uno studio su un nuovo farmaco anti coagulante e la condanna a pagare un risarcimento per 1,5 miliardi di dollari deciso da una corte Usa. Sotto la parita' anche Londra (-0,18%). Sul Ftse Mib milanese il giudizio di Moody's premia le banche: Bper sale dell'1,81%, Intesa Sanpaolo dell'1,65% (al netto del dividendo) e Mps dell'1,48%, quest'ultima sostenuta anche dal miglioramento del target price da parte di BofA. Il rincaro del greggio spinge i titoli oil: Saipem guadagna il 2,47%) ed Eni l'1,65%. Bene anche Cnh Industrial (+1,88%), mentre perde l'1,26% Generali a valle della presentazione dei risultati dei nove mesi. Sul valutario, il dollaro scivola ai minimi da agosto contro un paniere di altre valute. Un euro vale 1,0926 dollari da 1,0879 venerdi' in chiusura. La moneta unica e' indicata anche a 162,11 yen (da 162,94), mentre la divisa nipponica si rafforza anche nei confronti del biglietto verde a 148,37 per un dollaro da 149,77. In rialzo come detto il prezzo del petrolio: il Wti per gennaio passa di mano a 77,30 dollari al barile (+1,66%), mentre l'analoga consegna sul Brent sale dell'1,56% a 81,87 dollari. In progresso del 2,5% a 46,2 euro al megawattora il gas naturale ad Amsterdam."_
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 17 nov - Le Borse europee allungano il passo al giro di boa di meta' seduta. A Piazza Affari il Ftse Mib aumenta i guadagni (+0,8%), lasciando presagire un'ottava positiva. I titoli viaggiano tutti in terreno positivo ad eccezione di Generali e Interpum. In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+0,87%), il Dax di Francoforte (+0,8%), l'Ibex di Madrid (0,74%), l'Aex di Amsterdam (+0,5%) e il Ftse-100 di Londra (+0,83%). In Italia gli occhi sono puntati sul rating di Moody's che arrivera' in serata a mercati chiusi, ed e' il giudizio piu' temuto di fronte al quale il Paese si presenta con outlook negativa e una valutazione (Baa3) solo un gradino sopra il cosiddetto livello spazzatura. A livello globale, resta alta l'attenzione degli investitori, sui dati dell'economia e sulle mosse delle banche centrali, con le speranze di un taglio dei tassi dei interesse, alimentate dal calo dell'inflazione americana di ottobre e anche da una serie di dati economici deboli negli Usa. Anche il tasso d'inflazione dell'Eurozona scende in modo marcato ad ottobre, al 2,9% rispetto al 4,3% di settembre. Lo ha indicato Eurostat, confermando la stima flash. Nell'intera Ue l'inflazione e' scesa al 3,6% dal 4,9%. Neanche oggi la presidente della Bce ha dato indicazioni di politica monetaria nel suo intervento allo European Banking Congress a Francoforte. A Piazza Affari, continuano le vendite su Generali (-2,04%) dopo la diffusione dei conti dei 9 mesi che vedono un utile raddoppiato e la conferma dei target di piano al 2024. Per la compagnia del Leone pero' qualche analista ha segnalato risultati 'lievemente sotto le attese' per l'utile operativo ponendo l'accento sull'impatto da catastrofi naturali. In ribasso anche Interpump (-0,67%) dopo il collocamento di 1,8 milioni di azioni. Rimbalza Diasorin (+3,36%) all'indomani di una seduta in calo, e salgono anche Amplifon (+2,44%) e Pirelli (+2,3%). Gli investitori premiano anche le banche, con acquisti soprattutto su Mps (+1,83%) seguita da Banco Bpm (+1,07%). Sale Leonardo (1,67%) dopo la cessione del pacchetto pari al 7% circa della controllata americana Drs, con il mercato che ragiona sulle mosse del gruppo per il riutilizzo delle risorse incassate con il collocamento. Sul mercato valutario, l'euro allunga ancora a 1,086 dollari (1,085 al closing di ieri), quando vale 162,43 yen (163,47 ieri in chiusura) e il cross dollaro/yen scende a 149,49 (150,49). Ancora in calo il gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre perdono quasi un punto percentuale a 45,4 euro al megawattora."_
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - Si interrompe la serie positiva delle Borse europee, spinte al rialzo nelle ultime sedute dalle convinzioni crescenti di una pausa alla stretta monetaria, ipotesi avvalorata dal rallentamento dell'inflazione americana superiore alle aspettative. A pesare sui listini continentali e' il crollo dei prezzi del petrolio dovuto all'aumento delle scorte statunitensi e delle rinnovate preoccupazioni sulla domanda cinese: i future sul Wti dicembre perdono il 4,2% a 73,4 dollari al barile, quelli del Brent gennaio il 3,9% a 78 dollari. Cosi' il Ftse Mib di Milano interrompe il rally che lo aveva portato ai massimi da luglio e chiude in calo dello 0,71% a 29.258 punti. In compenso, in attesa del verdetto di domani di Moody's sul rating italiano, lo spread cala ancora e chiude a 175 punti base. Sul fronte macro, dagli Usa arrivano nuovi segnali incoraggianti sul rallentamento dell'inflazione: in particolare, le nuove richieste dei sussidi di disoccupazione settimanali sono saliti di 13.000 unita' a 231.000, oltre le attese a 220.000, portando il numero complessivo dei lavoratori che ricevono i sussidi aumentato a 1.865.000 unita', ai massimi degli ultimi tre mesi. Questo mentre la presidente della Bce Christine Lagarde e il suo vice Luis de Guindos, oggi a Francoforte all'European Systemic Risk, non hanno fornito indicazioni relative alla politica monetaria. Tra i migliori settori a livello continentale spiccano le utility (con il sottoindice Stoxx 600 di settore che segna +1,1%); tra i peggiori, l'energia (-2,6%), la vendita al dettaglio (-1,8%) e i viaggi (-1,7%). Cosi' anche a Piazza Affari tra i titoli guidano le utility, in particolare A2a (+2,55%), Hera (+1,36%) e Erg (+1,35%) che ancora beneficiano delle rispettive trimestrali, mentre scontano la brusca frenata del greggio i petroliferi Saipem (-4,36%), Tenaris (-4%) e Eni (-2,17%). In luce Leonardo (+0,17%), con gli analisti che plaudono all'offerta negli Stati Uniti per la vendita del 6,3% di Leonardo Drs. Chiude invariata Nexi, che rallenta sul finale dopo una giornata in progresso, sulla scorta dell'annuncio di una partnership strategica con Compass, societa' di credito al consumo del gruppo Mediobanca, in ambito Buy Now Pay Later (Bnpl). Sul valutario, l'euro si rafforza e torna sopra 1,08 dollari, passando di mano a 1,085 (da 1,0724 alla chiusura precedente). La moneta unica vale anche 163,47 yen (da 162,67) e il cross dollaro/yen e' a 150,49 (da 150,63). Poco mossi i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre calano dello 2,63% a 45,8 euro al megawattora."_
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - L'attesa per i dati macro americani (in particolare richieste di sussidi al lavoro e prezzi all'importazione) tiene ingessate le Borse europee, poco mosse fin dalle prime battute. Gli investitori, che aspettavano anche le parole della presidente della Bce, per ora sono rimasti a bocca asciutta, perche' Christine Lagarde, parlando da Francoforte, non ha dato indicazioni sulla politica monetaria (ha pero' detto che il sistema finanziario e' riuscito a evitare gravi rischi sistemici). Intanto, negli Stati Uniti sembrano da escludere ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve, anche se l'istituto centrale, secondo alcuni osservatori, non avrebbe fretta di procedere con dei tagli. Cosi', in attesa di una Wall Street che va verso un avvio contrastato, Milano consolida i massimi da luglio e sale dello 0,2%, mentre Francoforte e Madrid salgono dello 0,5%. Restano piu' indietro Parigi (-0,41%) e Londra (-0,47%). Scarso l'effetto sugli indici dell'incontro tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping, che si e' concluso senza risultati eclatanti e qualche tensione dopo che l'inquilino della Casa Bianca ha definito Xi 'un dittatore'. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari scattano le utility: A2a +3,16% ed Erg +2,39%, entrambe ancora in scia alle trimestrali ben accolte dal mercato. Sale Nexi (+1,3%), che ha siglato con Compass, la societa' di credito al consumo di Mediobanca, una partnership strategica in ambito Buy Now Pay Later (Bnpl). In luce Leonardo (+2,4%), con gli analisti che plaudono all'offerta secondaria negli Stati Uniti per la vendita del 6,3% di Leonardo Drs. Invece, poco mossa Iveco (-0,05%, dopo il +2,7% della vigilia) dopo l'annuncio del pagamento di un dividendo nel 2024 e del rinnovo di tutta la gamma di prodotti con un investimento da 1 miliardo di euro, il maggiore della sua storia. In coda Moncler (-1,27%), in scia alla brusca frenata di Burberry (-10,2%) a Londra dopo i conti e il rischio di non centrare le guidance per l'anno fiscale 2024, che si chiude a marzo. Tra le peggiori anche Diasorin (-1,4%), Saipem (-1,22%) e Campari (-1,14%). Petrolio in ribasso, dopo l'aumento delle scorte americane di energia, comunque riducendo i cali rispetto alle ore precedenti: i future del Wti dicembre perdono lo 0,33% a 76,41 dollari al barile, quelli del Brent gennaio lo 0,28% a 80,95 dollari. Poco mossi i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre salgono dello 0,02% a 47,05 euro. La moneta unica si rafforza ulteriormente e si conferma sopra 1,08 dollari, passando di mano a 1,085 (1,0835 in avvio, da 1,0724 alla chiusura precedente). L'euro vale anche 164,086 yen (164,033 in apertura, da 162,67) e il cross dollaro/yen e' a 151,22 (151,386, da 150,63). Infine, lo spread e' in calo a 177 punti, contro i 179 dell'avvio e i 180 della vigilia, con il rendimento decennale in discesa al 4,40%, dal 4,43% precedente."_
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@Renato_Decarolis #decarolis
_"(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - Una carrellata di dati macro sulle due sponde dell'Atlantico (in Usa in particolare i numeri sul lavoro e sui prezzi all'importazione) e le parole della presidente della Bce Christine Lagarde e del suo vice Luis de Guindos terranno banco in una seduta che si apre all'insegna della cautela per le Borse europee. Gli investitori, pur in un clima tutto sommato ottimistico nella convinzione che ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve siano da escludere, monitorano eventuali segnali di un graduale raffreddamento dell'economia. Del resto, secondo alcuni osservatori, la Banca centrale americana potrebbe non avere fretta di tagliare i tassi a breve termine. Cosi', in un contesto di avversione al rischio che ha pesato sui mercati azionari asiatici (Tokyo ha chiuso a -0,28%) e che non ha beneficiato del rialzo di Wall Street, Milano oscilla sulla parita' (avvio -0,04% e poi +0,14%), cosi' come Parigi (-0,07%), mentre fanno meglio Francoforte (+0,41%) e Madrid (+0,37%). Restano piu' indietro Londra (-0,16%) e Amsterdam (-0,42%). Scarso l'effetto sugli indici dell'atteso incontro tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping, che si e' concluso senza risultati eclatanti: i due leader hanno concordato di riprendere le comunicazioni tra i rispettivi eserciti, di cooperare per bloccare la produzione di fentanyl e di avviare un dialogo sui rischi dell'intelligenza artificiale. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari scatta Leonardo (+1,9%), che ha avviato un'offerta secondaria negli Stati Uniti per la vendita del 6,3% di Leonardo Drs. Bene anche le utility (A2a +1,14%, Erg + 0,9%), mentre Iveco (-0,08%) e' poco mossa dopo l'annuncio del pagamento di un dividendo nel 2024 e del rinnovo di tutta la gamma di prodotti con un investimento da un miliardo di euro, il maggiore della sua storia. In coda Moncler (-1,43%), in scia alla brusca frenata di Burberry (-10,5%) a Londra dopo i conti e il rischio di non centrare le guidance per l'anno fiscale 2024, che si chiude a marzo. Petrolio in ribasso, dopo l'aumento delle scorte americane di energia: i future del Wti dicembre perdono l'1,12% a 75,8 dollari al barile, quelli del Brent gennaio lo 0,97% a 80,4 dollari. Poco mossi i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre, dopo avere segnato una prima posizione a 47 euro al megawattora, salgono dello 0,13% a 47,1 euro. La moneta unica si rafforza e torna sopra 1,08 dollari, passando di mano a 1,0835 (da 1,0724 alla chiusura precedente). L'euro unica vale anche 164,033 yen (da 162,67) e il cross dollaro/yen e' a 151,386 (da 150,63). Infine, lo spread apre in lieve calo a 179 punti, uno in meno della vigilia, con il rendimento decennale in discesa al 4,40%, dal 4,43% precedente."_
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Key Metrics
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69.76 B
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4.54 B
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5.01%
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2024-02-15
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Company Information
Vale S.A., formerly Companhia Vale do Rio Doce is a Brazilian multinational corporation engaged in metals and mining and one of the largest logistics operators in Brazil. Vale is the largest producer of iron ore and nickel in the world.
CEO: Eduardo de Salles Bartolomeo
Website: http://www.vale.com/brasil/
HQ: Praia de Botafogo, 186 - Salas 501 a 1901 Rio De Janeiro, 22.250-145 Rio De Janeiro
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